Ogni generazione ha i suoi usi, costumi, i suoi idoli, il suo modo di vestire e persino su emoji. Il modo in cui le usi rivela la tua età.
Un tempo le generazioni si distinguevano luna dall’altra per il modo di vestire e per la musica che ascoltavano. Oggi, invece, si distinguono per le emoji che utilizzano. Le emoji sono entrate a far parte del nostro modo di comunicare. Le utilizziamo tutti quando chattiamo con gli amici, con il partner e, talvolta, pure con i colleghi. Le usiamo per enfatizzare un messaggio o, al contrario, per smorzare i toni, per sottolineare un concetto o per trasmettere all’altro il nostro stato d’animo.
In una società in cui WhatsApp e i social hanno preso il posto delle telefonate, le emoji ci permettono di rendere la comunicazione meno impersonale. Il modo in cui scegliamo le emoji dipende in larga misura dalla nostra età: infatti ogni generazione ha le sue. Chi appartiene ad una certa generazione tende ad usarne alcune, chi appartiene ad un’altra generazione userà emoji differenti e soprattutto darà loro un significato differente.
Emoji: dimmi quale usi e ti dirò la tua vera età
Ad ogni generazione la sua musica, i suoi usi e le sue emoji. Le emoji che scegliamo e il modo in cui le utilizziamo per comunicare, rivelano moltissimo sulla nostra età non solo biologica ma anche mentale.
Chi è nato tra il 1981 e il 1995 viene considerato un Millenial. Si tratta di persone di età compresa tra i 28 e i 42 anni cresciuti in un contesto in cui a mala pena si conosceva Facebook. Sono stati loro i primi a sviluppare il linguaggio delle emoji per comunicare ed esprimere emozioni in forma scritta attraverso le chat. Ora i Millenials sono stati abbondantemente superati dalla Generazione Z, i nati dal 1996 fino ai primi anni 2000.
La Generazione Z non ha dovuto imparare né l’uso dei social né l’uso delle emoji perché, quando hanno raggiunto l’etere iniziare ad utilizzare uno smartphone, c’era già tutto. Così hanno reinventato un linguaggio tutto loro per comunicare attraverso le emoji. Ad esempio mentre il teschio nero, per i Millenials, simboleggia qualcosa di tremendo, per la Generazione Z indica qualcosa di strepitoso. Le lacrime che scendono sul volto per i Millenials indicano tristezza, per la Generazione Z qualcosa che fa morire dal ridere.
E che dire dei cuoricini al posto degli occhi? Per la generazione dei Millennials indica l’amore romantico, per la Generazione Z indica l’amore ma in senso ironico. Persino le due mani congiunte hanno un significato completamente diverso. Se per i Millenials significano “dammi il 5”, per i giovani della Generazione Z significano “per favore” oppure “grazie”. Infine l’ emoji con gli occhi rivolti verso il cielo per i Millenials significa “uffa, stai esagerando”, per la generazione Z significa semplicemente ” ovvio”.