Questi dispositivi non riceveranno più assistenza ufficiale né riparazioni direttamente da Apple o dai suoi centri autorizzati
Apple ha recentemente aggiornato la sua lista di prodotti obsoleti, inserendovi nove modelli di MacBook e iMac lanciati tra il 2015 e il 2016. Ciò significa che questi dispositivi non riceveranno più assistenza ufficiale né riparazioni direttamente da Apple o dai suoi centri autorizzati. La decisione riguarda una serie di prodotti che hanno segnato importanti momenti nella storia dei computer della mela morsicata, inclusa l’introduzione della Touch Bar sui MacBook Pro.
I modelli dichiarati obsoleti
Tra i dispositivi ora considerati obsoleti troviamo il MacBook (Retina, 12 pollici, inizio 2016), MacBook Air (13 pollici, inizio 2015), MacBook Pro (13 pollici, 2016, con 2 e 4 porte Thunderbolt 3), MacBook Pro (15 pollici, 2016), MacBook Pro (Retina, 13 pollici, inizio 2015) e iMac (21.5 pollici e Retina versions da 21.5 e da 27 pollici fine del 2015). Questo elenco include alcuni dei modelli più popolari dell’epoca come il primo MacBook Pro dotato di Touch Bar.
L’era della Touch Bar
Il MacBook Pro del 2016 con la sua innovativa Touch Bar ha rappresentato un punto di svolta nel design dei laptop Apple. Questa caratteristica offriva agli utenti un nuovo modo di interagire con le loro applicazioni preferite attraverso un display OLED touch-sensitive posizionato sopra la tastiera. Nonostante le sue potenzialità innovative, la Touch Bar ha generato opinioni contrastanti tra gli utenti fino alla sua rimozione nei modelli professional più recenti.
Modelli Vintage: ancora una speranza
Nonostante i nove modelli sopracitati siano stati classificati come obsoleti, altri tre dispositivi prodotti tra il 2017 e il 2018 sono stati invece etichettati come “vintage”.
Questo status permette ancora ai possessori di accedere a servizi di riparazione ufficiale per un periodo limitato a seconda della disponibilità dei pezzi di ricambio. Si tratta del MacBook Air (Retina, 13 pollici, 2018) e di due MacBook Pro (13 pollici, 2017, 2 porte Thunderbolt 3 e 13 pollici, 2018, 4 porte Thunderbolt 3).
Il passaggio ad Apple Silicon
Tutti i modelli menzionati nell’articolo sono basati su processori Intel. Negli ultimi anni Apple ha intrapreso una transizione verso l’utilizzo esclusivo dei propri chip proprietari denominati Apple Silicon. Questa mossa è stata guidata dalla ricerca d iprestazioni superiori e maggiore efficienza energetica rispetto alle soluzioni offerte dall’architettura Intel.
La decisione dell’azienda californiana riflette una strategia volta non solo all’innovazione tecnologica ma anche alla sostenibilità del ciclo vita dei suoi prodotti. Seppur questa politica possa sembrare restrittiva per chi possiede uno dei dispositivi ora considerati obsoleti o vintage, è anche vero che spinge verso l’adozione delle nuove tecnologie che caratterizzano gli ultimi modelloi di Mac basati su chip M1e M2, promettendo così un futuro sempre più performante ed efficiente per gli utenti della mela.