Non tutti conoscono l’aspetto che cambia e le novità a proposito dei cavi per smartphone USB-C: ecco cosa c’è da sapere
La tecnologia è un modo sempre ricco di novità ed aspetti da conoscere ed approfondire. In particolar modo quando gli elementi nuovi, o che possono esser oggetto di cambiamenti, finiscono per riguardare da vicino i dispositivi utilizzati frequentemente dagli utenti. Un esempio in tal senso, ha a che fare con i cavi per smartphone, e non solo, USB-C, poiché proprio quest’ultimi saranno, nel 2024, protagonisti di alcuni cambiamenti rilevanti, quantomeno in Europa.
Nel dettaglio, infatti, nel novembre de 2022 l’UE ha avuto modo di occuparsi dell’approvazione della direttiva UE 2022/2380. Quest’ultima prevede dei cambiamenti di una certa rilevanza per quanto concerne la ricarica dei device elettronici. La decorrenza è sin dal 28.12.2024, dunque la fine dell’anno appena iniziato, quantomeno per talune categorie. Tali nuove regole che si legano all’USB-C e non soltanto, vedranno la loro applicazione da fine anno per determinate categorie di prodotto, i termini sono quelli riportati all’interno della direttiva.
Si tratta quindi dei telefoni cellulari portatili, dei tablet, delle cuffie e cuffie microfono. E ancora, delle fotocamere digitali, delle tastiere, mouse, auricolari e sistemi di navigazione portatile. Infine, dei lettori elettronici, degli altoparlanti portatili e delle console portatili per videogiochi. Per quanto riguarda i laptop, questi vi si aggiungeranno alla suddetta lista di categorie sin dal 28.04.2026.
Novità dunque all’orizzonte per quanto riguarda i cavi USB-C per smartphone e non soltanto, con l’aspetto che si lega al passaggio al connettore di tale tipologia. Questo di certo è stato quello contraddistinto dalla maggior risonanza mediatica. Molti avranno sentito infatti parlare della decisione di Apple, che ha dovuto adottare il connettore USB-C per gli iPhone 15. Ad ogni modo, questa non è la sola novità da sapere.
Un altro aspetto che si lega alla suddetta direttiva, prevede l’adeguamento dei produttori allo standard della tecnologia anche rispetto alla velocità di ricarica. Vi è l’obbligo dell’implementazione dello standard USB Power Delivery. Non mancano aspetti innovativi inerenti i caricabatterie poi. La direttiva prevede che vengano venduti separatamente rispetto ai prodotti elettronici, così da evitare che vengano accumulati e che quindi siano in futuro, poi, rifiuti da smaltire.
Proseguendo, dai produttori dovranno esser fornite le info pertinenti a proposito della prestazioni di ricarica dei device. Particolarmente, dovrà esser indicata la potenza necessaria e l’eventuale supporto della ricarica rapida. Un aspetto che darà modo, agli utenti, di controllare se i caricabatterie di cui dispongono rispondono ai requisiti, così come consentirà la scelta del caricabatterie maggiormente adatto. Occorre, in conclusione, sottolineare che ad ora la direttiva UE si lega all’USB-C, ma l’Unione Europea potrà fare delle valutazioni in futuro anche rispetto ad altre tecnologie di ricarica disponibili.
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