Con il nuovo ddl che modifica il codice della strada arriva Alcolock, un dispositivo per combattere la guida in stato di ebbrezza. Ecco tutte le informazioni a riguardo
Alcolock arriva in Italia. Il dispositivo già in uso in alcuni Paesi del Nord Europa e negli Stati Uniti è arrivato anche nel nostro, come previsto dal nuovo disegno di legge dello scorso 27 giugno, e approvato dalla Camera nella giornata di oggi, che modifica il codice della strada. La sua funzionalità è quella di evitare di far guidare le persone che sono in stato di ebbrezza, ma non sarà obbligatorio per tutti. Vediamo come funziona e tutte le informazioni a riguardo.
La Camera ha approvato il progetto di legge sulla sicurezza stradale e ha delegato la revisione del codice della strada con 163 voti favorevoli e 107 contrari. Adesso tocca al Senato, e infatti il processo legislativo non è ancora terminato. Se il Governo non interverrà, è probabile che il Senato possa modificare ulteriormente il testo. Ci sono molte novità che la riforma del codice della strada introdurrà una volta definitivamente approvata.
Tra le innovazioni che hanno sollevato dibattito c’è l’introduzione dell’Alcolock. Ma cosa stabilisce esattamente la normativa che dovrebbe entrare in vigore? In sintesi, chi viene trovato e condannato con un tasso alcolemico nel sangue superiore a 0,8 g/l, dovrà rispettare l’alcol zero e guidare solo veicoli dotati di Alcolock per due o tre anni. Questo obbligo durerà due anni se il reato è “lieve” (0,8-1,5 g/l) o tre anni se grave (oltre 1,5 g/l). In pratica, dopo la revisione della patente sarà consentito guidare solo se si installerà questo dispositivo sulla propria auto, naturalmente, a proprie spese. Ma come funziona esattamente Alcolock?
Il principio di funzionamento di Alcolock è decisamente semplice: si entra in auto, si soffia in un tubo, il sistema controlla che il tasso alcolemico sia a norma di legge, l’auto si accende e finalmente si può partire. Se invece si ha esagerato con l’alcol, la vettura non si mette in moto e bisogna lasciare guidare un’altra persona che sia sobria o attendere la fine della “sbornia”.
L’obiettivo del ddl in cui è contenuto l’utilizzo di Alcolock è quello di ridurre al minimo gli incidenti causati dalla guida in stato di ebbrezza. Il governo sta puntando a introdurre l’obbligo di avere in macchina questo dispositivo per chi viene trovato alla guida con un tasso alcolemico superiore a 0,8.
Già nel 2019 la Commissione Europea aveva approvato una norma al riguardo, che lo rende obbligatorio da luglio 2024 per tutte le nuove immatricolazioni di veicoli.
La Svezia è stata la prima Nazione europea ad adottare l’obbligo di Alcolock sui veicoli per il trasporto pubblico, mentre la Finlandia lo ha adottato per i veicoli commerciali e gli scuolabus. In Austria, Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Polonia, Portogallo e Gran Bretagna, il dispositivo, invece, è presente sui mezzi commerciali pesanti.
Negli Stati Uniti invece sono ben 400mila le vetture che lo hanno montato, ma le polemiche non sono mancate: oltre che a dover fare il controllo all’avvio della vettura, infatti, bisogna ripetere il test durante la guida, il che ha portato a un aumento delle distrazioni e ha causato diversi incidenti.
I costi sono diversi da paese a paese: negli States l’installazione ha un prezzo compreso tra i 70 e i 150 dollari e un prezzo mensile di locazione tra i 60 e i 90 dollari, che fanno arrivare il prezzo a circa 1000 dollari all’anno. In Belgio, invece, i prezzi sono decisamente più alti, arrivando a toccare quasi 4000 euro all’anno.
Il recente documento introduce l’annotazione sulla patente del conducente condannato per guida con un tasso alcolemico secondo il codice 68, che implica il divieto assoluto di consumare bevande alcoliche prima di guidare (alcol zero). Quindi, come già accennato, è previsto il divieto totale di assumere alcolici prima di mettersi alla guida per 2 o 3 anni, a seconda del tipo di infrazione commessa. Il periodo di divieto inizia dalla restituzione della patente dopo la sentenza di condanna. Per questi individui, è richiesto l’uso dell’Alcolock. Nel testo della legge si legge: “I titolari di patente emessa in Italia, contenente i codici unionali “LIMITAZIONE DELL’USO – Codice 68. Niente alcool” e “LIMITAZIONE DELL’USO – Codice 69. Limitata alla guida di veicoli dotati di un dispositivo di tipo Alcolock in conformità alla normativa EN 50436”, come stabilito nell’allegato I della direttiva 2006/126/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 20 dicembre 2006, possono condurre, sul territorio nazionale, veicoli a motore delle categorie internazionali M o N solo se su tali veicoli è stato installato, a loro spese, un dispositivo che impedisca l’avviamento del motore nel caso in cui il conducente abbia un tasso alcolemico superiore a zero. Con decreto del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, da emanare ai sensi dell’articolo 75, comma 3-bis, entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della presente disposizione, saranno definiti le caratteristiche del dispositivo di blocco, le modalità di installazione e le officine autorizzate ai sensi della legge 5 febbraio 1992, n. 122, per il suo montaggio. Ciascun dispositivo dovrà essere dotato di un sigillo che ne impedisca la manipolazione o l’alterazione dopo l’installazione”.
Le specifiche tecniche non sono ancora state definite. Sarà necessario un decreto apposito del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti. In questo decreto saranno indicate anche le procedure di installazione e le officine autorizzate.
Ogni dispositivo dovrà essere dotato di un sigillo che ne garantisca l’integrità dopo l’installazione. Ma come funziona l’Alcolock? Si tratta essenzialmente di un etilometro collegato al sistema di avviamento dell’automobile. Il conducente dovrà soffiare nel dispositivo ad ogni accensione del veicolo. Se l’Alcolock rileva assenza totale di alcol nel conducente, l’auto potrà essere avviata. Altrimenti, non sarà possibile mettere in moto l’automobile.
L’Alcolock può essere configurato per rilevare un certo tasso alcolemico, come ad esempio 0 g/l, in linea con quanto previsto dalla normativa.
Insomma, nonostante i dettagli siano ancora tutti da scoprire, il dispositivo Alcolock sembra essere prossimo all’arrivo in Italia. Successivamente, sarà necessario attendere il decreto specifico per comprendere i requisiti tecnici precisi di tali dispositivi. Infatti, sorgono diversi interrogativi da risolvere, inclusa la situazione in cui l’auto non è compatibile con l’Alcolock.
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