Molti utenti sono preoccupati per il possibile furto di dati a causa di una nuova funzione di Apple che sembra molto facile da violare.
Gli ultimi aggiornamenti che Apple ha rilasciato per il suo sistema operativo, iOS 17, hanno lasciato gli utenti più attenti alla privacy con qualche preoccupazione. In molti, ad esempio, sono dubbiosi sul funzionamento di “Journal”, una nuova app che arriverà con l’aggiornamento iOS 17.2 (rilasciato probabilmente a metà dicembre). Questa nuova app funzionerà come un diario personale e il sistema creerà delle pagine di ricordi pescando da tutte le attività dell’utente, come chiamate, messaggi e foto.
In molti considerano questa nuova trovata decisamente invadente nei confronti dei propri dati personali e hanno già dichiarato che non usufruiranno del servizio. Questa polemica segue quella che già da qualche mese ha investito l’azienda: le preoccupazioni sulla sicurezza di NameDrop, una nuova funzione introdotta con l’aggiornamento a iOS 17.1. Ancora una volta, al centro delle domande degli utenti c’è la possibilità che i propri dati vengano resi vulnerabili agli attacchi dei malintenzionati.
NameDrop è parte integrante di AirDrop, la funzione degli iPhone che già da anni permette di trasferire in modo rapido foto, video, documenti e altri tipi di file tra dispositivi Apple. Questo nuovo servizio è però ottimizzato per rendere più facile la condivisione di un tipo di dati specifico: le informazioni di contatto.
In breve, gli utenti possono condividere le informazioni di contatto semplicemente tenendo vicini i loro telefoni (o gli Apple Watch con watchOS 10.1), a pochi millimetri l’uno dall’altro. Questa modalità di condivisione si basa sull’uso della tecnologia NFC (Near-Field Communication), che stabilisce una connessione quasi istantanea tra i dispositivi per facilitare lo scambio di informazioni. La stessa che viene utilizzata quando si paga attraverso il Wallet, avvicinando il proprio smartphone al lettore bancomat di un attività.
Entro poche settimane dal suo arrivo, tuttavia, le autorità locali degli Stati Uniti hanno iniziato a lanciare avvertimenti agli utenti Apple. Secondo alcuni esperti, infatti, i criminali informatici potrebbero utilizzare NameDrop per ottenere informazioni di contatto personali semplicemente posizionando un telefono accanto a quello dell’utente. Apple ha quindi specificato di aver implementato diverse misure di sicurezza in NameDrop per garantire che la raccolta non autorizzata delle informazioni di contatto sia praticamente impossibile senza il permesso esplicito dell’utente.
Ad esempio, le impostazioni predefinite di AirDrop (e di conseguenza di NameDrop) limitano la condivisione solo ai contatti salvati nel dispositivo. Questo significa che solo le persone presenti nella lista dei contatti dell’iPhone possono connettersi tramite NameDrop. Andando su Impostazioni, poi “Generale” e infine “AirDrop”, gli utenti possono scegliere tra tre opzioni: “Ricezione disattivata”, “Solo contatti” e “Tutti per 10 minuti”. Selezionando quest’ultima opzione possono aprire temporaneamente la condivisione a tutti, ma ritornando automaticamente a “Solo contatti” dopo dieci minuti per prevenire accessi indesiderati.
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