Il futuro delle batterie è molto diverso da quello che ci immaginiamo: grazie all’UE, una grande rivoluzione è in arrivo.
Le batterie, in ogni loro utilizzo, sono un componente fondamentale della società moderna: dispositivi elettronici e meccanici funzionano solo grazie a loro e ci permettono di avere uno stile di vita come quello a cui siamo abituati. Nonostante siano presenti nelle nostre vite da molti anni, sono ancora molto lontani dall’essere degli strumenti perfetti. Sono dispositivi soggetti all’usura, che durano spesso appena qualche anno, e che sono poi molto difficili da smaltire.
Gli utenti si confrontano quotidianamente con la necessità di ricaricare frequentemente i loro dispositivi e con il passare degli anni la situazione peggiora notevolmente. Questa realtà, però, sta per cambiare. La Commissione Europea ha stabilito che dal 2025 le aziende dovranno abbandonare l’utilizzo delle vecchie batterie e dovranno accogliere una nuova era tecnologica.
L’impatto ambientale delle batterie è una delle principali preoccupazioni delle istituzioni per i prossimi anni. Smaltire la grande mole di batterie usate ogni anno è qualcosa che impiega molte risorse e i legislatori hanno quindi deciso di correggere il problema alla base: diminuendo l’utilizzo e lo spreco di batterie e, di conseguenza, la necessità di smaltirle. Le nuove regole UE entreranno in vigore il 20 giugno 2025 e impongono standard elevati anche per le batterie utilizzate nei dispositivi mobili e tablet.
Queste disposizioni mirano a garantire che le batterie siano non solo più efficienti, ma anche più resistenti e facili da riparare. I rivenditori avranno l’obbligo di fornire agli utenti informazioni dettagliate sulla loro durata e sull’efficienza energetica attraverso un’etichettatura simile a quella già in uso per gli elettrodomestici come i frigoriferi.
Le batterie dei dispositivi mobili del futuro dovranno soddisfare requisiti rigorosi, tra cui la capacità di sopportare almeno 800 cicli di carica e scarica ed essere dotati della funzionalità di ricarica ottimizzata (cioè quella di funzionare immagazzinando anche solo l’80% della loro capacità totale). In questo modo le istituzioni sperano che la durata delle batterie sarà notevolmente estesa, riducendo la frequenza con cui gli utenti devono sostituire i loro dispositivi a causa dell’esaurimento della batteria.
Un altro aspetto fondamentale di queste nuove misure è la promozione del riciclo e della possibilità di riparare le batterie. I produttori saranno tenuti a progettare i dispositivi in modo che le batterie possano essere facilmente rimosse e sostituite utilizzando strumenti comuni. Questo (si spera) estenderà ulteriormente la vita dei dispositivi e renderà anche il processo di riciclo più efficiente e meno dannoso per l’ambiente.
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