Dopo un anno dall’acquisizione di Twitter, Elon Musk deve fare i conti con dati e risultati decisamente preoccupanti.
Twitter ha vissuto una totale trasformazione da quando Elon Musk ne ha assunto la guida. Tra i cambiamenti più grandi c’è sicuramente quello del nome: oggi l’app non si chiama più “Twitter”, nome con cui si è fatta conoscere fin dal giorno del suo lancio (il lontano 15 luglio 2006). Poi è stata la volta del logo: l’iconico uccellino è scomparso a favore di una “X” maiuscola, mentre il celeste acceso che contraddistingueva il simbolo ha lasciato lo spazio a un austero design in bianco e nero.
Il controverso magnate della tecnologia ha dichiarato di voler trasformare Twitter in quella che lui stesso ha definito “super app”. Non è chiaro cosa intenda Musk con questa espressione, soprattutto perché le decisioni che ha preso nell’ultimo anno non vanno in una direzione coerente e precisa. Al contrario, hanno generato confusione negli utenti e hanno attirato le critiche degli esperti e anche degli investitori. Ora per il CEO è arrivato il momento di fare i conti.
Pessime notizie per il controverso uomo d’affari
Nel corso dell’ultimo anno, Musk ha fatto una serie di mosse decisamente controverse: appena insediato ha licenziato in massa una grande quantità di dipendenti, dicendo che molti di loro non portavano nessun valore all’azienda. Alla fine di maggio 2023, il personale di Twitter era diminuito di oltre l’80% rispetto all’anno precedente. Altri cambiamenti rilevanti sono stati l’introduzione di diversi piani di abbonamento, la modifica alle politiche di moderazione dei contenuti e la riattivazione di alcuni account precedentemente bloccati a causa della violazione delle linee guida dell’azienda.
La conseguenza di tutte queste decisioni è stato un calo vertiginoso degli utenti e anche degli investimenti, una situazione destinata a peggiorare ancora di più alla luce di nuovi episodi controversi. Negli ultimi giorni, infatti, Elon Musk ha mostrato sostegno ad alcuni post con contenuti antisemiti. Una mossa che ha portato dozzine di grandi marchi a mettere in pausa le loro campagne di marketing sulla piattaforma, secondo quanto riportato dal New York Times
I primi a interrompere la collaborazione con X sono stati Walt Disney e Warner Bros Discovery, ma si dice che anche altri grandi marchi come Airbnb, Amazon, Coca-Cola e Microsoft stiano valutando di muoversi nella stessa direzione. Questo, secondo Reuters (una delle agenzie più rispettate in ambito di tecnologia e finanza) potrebbe portare X a perdere fino a 75 milioni di dollari in entrate pubblicitarie entro la fine dell’anno.
Dati e notizie preoccupanti, che confermano come l’opinione pubblica non sia affatto favorevole nei confronti di Elon Musk e di molte delle sue decisioni, sia aziendali che personali. Sempre Reuters ha dichiarato che le entrate pubblicitarie della piattaforma negli Stati Uniti sono diminuite di almeno il 55% su base annua da quando Musk ha preso il controllo.