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Foto reale oppure creata con una IA? Ora c’è un modo infallibile per scoprirlo

Published by
Andrea Marras

Le foto reali sono diventate sempre meno distinguibili da quelle dell’intelligenza artificiale. Grazie a questo metodo si risolverà tutto.

Amazon sta per compiere un vero e proprio passo in avanti con l’intelligenza artificiale. Come da sottotitolo, le foto fatte con l’IA sono sempre meno distinguibili da quelle reali. Questo può portare sicuramente ad una serie di aspetti positivi, dove effettivamente il progresso tecnologico tornerà utile per tantissimi aspetti.

Ma dall’altra parte potrebbero insorgere delle problematiche, che a loro volta potrebbero compromettere il contesto generale non di poco. Per fortuna, grazie a questa funzione, non ci sarà più alcuno scambio tra realtà e finzione.

Ecco come distinguere le foto reali da quelle fake

Grazie all’enorme quantità di foto generate con l’intelligenza artificiale, questi contenuti stanno diventando sempre meno riconoscibili. Tanto da portare alcune persone a prendere per veritiere delle foto che in realtà non lo sono. Alla luce di queste difficoltà, il colosso americano ha deciso di rimediare con un metodo efficace.

I metadati ti aiuteranno: ecco come – sitiwebok.it

Efficace e soprattutto non invasivo, andando così a non inficiare sull’esperienza dell’utente con questo strumento. Per quanto ci siano anche dei potenziali pericoli da cui mettersi in guardia con l’IA, ciò non toglie che sia uno strumento effettivamente molto efficace. E distinguere queste foto dai prodotti effettivamente reali non deve interferire con l’utilizzo che se ne fa.

Per questo Amazon ha deciso di agire in maniera altamente specifica, così che gli utenti possano proseguire con la loro esperienza. Ma in che modo ciò potrebbe avvenire? Grazie ai metadati delle foto, cui verrà aggiunto uno ad hoc per riconoscere le foto made by AI. Si tratta sostanzialmente di un bollino che permette di contrassegnare le foto generate artificialmente, così da poterle distinguere con quelle scattate nella realtà.

I metadati non saranno ovviamente invasivi come detto sopra, ma si vedranno a malapena e soprattutto tramite apposito approfondimento. Le persone possono verificare la provenienza della foto tramite un’API apposita, così da non dover fare giri su giri per fare una semplice operazione.

Questo provvedimento è un passaggio chiave, per un utilizzo sempre più consapevole delle tecnologie IA. Adobe, Microsoft e altre aziende stanno implementando già da tempo questa procedura nei loro sistemi, ottenendo risultati ampiamente positivi. Per esempio, utilizzando Adobe si potrà vedere un’icona che contrassegnerà l’origine di quella determinata foto.

Quello citato potrebbe non essere l’unico passo in avanti mosso da Amazon, bensì il potenziale primo di tanti step.

Andrea Marras

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