Google un passo avanti a tutti: porta Bard su Android e migliora l’esperienza sullo smartphone, più intelligente artificialmente. Le grandi novità.
Un po’ come Samsung con i pieghevoli. È stato proprio Google il primo marchio a portare l’intelligenza artificiale sugli smartphone, grazie al rilascio di funzionalità proprie dell’IA sui Pixel 8 e 8 Pro.
Samsung risponderà il 17 gennaio, quando verranno svelati gli ultimi segreti dei tre Galaxy S24: versione standard, Plus e l’Ultra con il nuovo processore Snapdragon di Qualcomm che promette faville. Ma non c’è dubbio che le funzionalità dell’Intelligenza Artificiale generativa saranno la grande attrazione del dinamico trio sudcoreano.
Ma Google è avanti. Avanti perché è già uscita con quelle funzioni, diventando un po’ esempio un po’ termine di paragone. Avanti perché ha deciso di portare il suo Bard su Android, con il chiaro intento di trasformare il suo smartphone in un telefonino più intelligente artificialmente parlando.
Google trasforma il suo Assistente per gli smartphone. Bard sbarca anche su Discover
L’intelligenza artificiale è entrata ormai nelle nostre vite. Per restarci. Bill Gates (e non solo) prevede che il suo sviluppo dell’IA inaugurerà una nuova era tecnologica, paragonabile all’invenzione di internet. Può darsi. Per non saper né leggere né scrivere, Google accelera di nuovo su questa strada. Secondo i dati di Google Trends, infatti, l’importanza che Bard sta avendo tra gli utenti a livello globale non può essere trascurata. Da qui il passo successivo.
Google ha già annunciato Gemini, un’intelligenza artificiale ulteriormente avanzata, ancora in fase di implementazione, ma che sta promettendo bene nella sua fase di test. Così, acquisito un grande vantaggio rispetto ai suoi competitor, arriva l’ulteriore sgasata di Google: sta implementando la sua intelligenza artificiale anche al suo Assistente Google, che ottimizzerà ancora di più l’esperienza sugli smartphone. Android, ovviamente. 9to5Google ha già avuto accesso a una versione di prova del nuovo Assistente di Google, fornendo nuovi dettagli sulle nuove funzionalità che porterà.
In primis si potrà chiamare l’Assistente con Bard allo stesso modo di sempre, con l’ormai iconico “ok, Google” o cliccando sull’applicazione. In questo modo apparirà un pop-up che permetterà agli utenti di scrivere i propri suggerimenti, dettarli ad alta voce, con annessa la possibilità di allegare foto. Un altro luogo in cui Bard farà la sua comparsa sarà Discover, l’interfaccia di Google che ci aiuta a restare aggiornati sulle notizie attuali su argomenti che l’algoritmo ritiene interessanti per noi. Sarà possibile effettuare una ricerca normale, ma anche utilizzare la modalità di ricerca con Bard integrato: apparirà nella parte superiore dello schermo, sopra la classica barra. Mentre gli altri competitor entrano nel mondo dell’AI per smartphone, Google allunga.