Vediamo una carrellata di videogiochi che hanno fatto la storia e che hanno fatto compagnia alle generazioni nei primi anni 2000
I videogiochi sono da sempre un passatempo amato da ragazzi (e non solo) di tutto il mondo. Quelli di oggi sono a dir poco fantastici: una grafica sempre più simile alla realtà, funzioni uniche, storie appassionanti e tante caratteristiche che consentono di vivere il gioco in un modo sempre più incredibile, ma è stato nei primi anni 2000 che i videogiochi hanno iniziato a vivere i loro anni d’oro, e sono molti quelli che sono rimasti nella memoria collettiva e hanno portato milioni di persone ad avvicinarsi a questo mondo. Vediamo di quali stiamo parlando.
I videogiochi degli anni 2000 che hanno fatto la storia
Il periodo avviato con GameCube, PlayStation 2 e Xbox e concluso con Wii, PlayStation 3 e Xbox 360 ha segnato un decennio di notevoli progressi tecnologici e innovazioni nel contesto della narrazione e del gameplay. Questo ha reso gli inizi degli anni 2000 uno dei capitoli più significativi nella storia dei videogiochi. Prima dell’emergere di console più recenti come PS5 e Xbox Series X|S, insieme, ovviamente, a Nintendo Switch, i giochi dell’era a 128-bit erano caratterizzati da uno stile e una raffinatezza ineguagliabili. Negli ultimi anni, infatti, è cresciuto a dismisura il numero di giochi che sono stati riproposti in chiave rimasterizzata, in modo tale da permettere ai gamer di tutto il mondo di rivivere le emozioni dei giochi degli anni 2000 sulle console più recenti. Ecco tutti i videogiochi migliori dei primi anni del XXI secolo.
Grand Theft Auto III
Nonostante i due episodi principali già esistenti, è con Grand Theft Auto III che la serie Rockstar Games si impone definitivamente, rivoluzionando il concetto di Action/Adventure in ambienti free-roaming in modo duraturo. Oltre ai temi fondamentali che hanno generato grande attenzione (e qualche controversia) intorno al gioco, GTA III ha introdotto una libertà di azione e movimento mai sperimentata in profondità nel genere fino a quel momento. Questa innovazione ha lasciato un’impronta indelebile nella storia dei videogiochi. L’impatto della rivoluzione avviata da Rockstar è evidente, con numerosi giochi ispirati a Grand Theft Auto negli anni successivi, anche se nessuno è riuscito a eguagliare le qualità e il successo commerciale del terzo capitolo, così come di GTA Vice City e GTA San Andreas, che hanno ulteriormente consolidato il mito del franchise, conferendogli un carattere immortale.
Assassin’s Creed
Inizialmente pensato come uno spin-off di Prince of Persia, Assassin’s Creed ha successivamente assunto una propria identità, debuttando come IP indipendente nel 2007. Nonostante il primo titolo non abbia ricevuto un’accoglienza entusiastica dalla critica dell’epoca, la serie Ubisoft è diventata rapidamente un fenomeno di culto tra i giocatori globali. Assassin’s Creed ha goduto di un notevole successo, dominando le conversazioni di quegli anni con le avventure di Altair, grazie alla singolarità del progetto e al suo coinvolgente contesto narrativo. Il successivo Assassin’s Creed II, rilasciato nel 2009, ha poi consacrato il franchise Ubisoft come uno dei più celebri e rilevanti nell’industria videoludica.
Metal Gear Solid 2 Sons of Liberty
All’epoca del suo lancio tra il 2001 e il 2002 a livello globale, Metal Gear Solid 2: Sons of Liberty fu probabilmente in gran parte frainteso dal pubblico. I giocatori avevano ancora fresca l’esperienza del primo Metal Gear Solid, e alcuni cambiamenti radicali, come Raiden come protagonista al posto di Solid Snake, non furono ben accolti dai fan. Sebbene spesso si consideri Metal Gear Solid 3: Snake Eater come il miglior capitolo della trilogia originale, retrospettivamente è possibile che il secondo capitolo sia diventato il più rilevante e simbolico della serie. Quello che Hideo Kojima ha realizzato con Sons of Liberty andava oltre il concetto tradizionale di videogioco, affrontando già all’inizio del 2000 tematiche e idee ancora attuali e discusse nel 2023. Metal Gear Solid 2 è, quindi, un videogioco straordinariamente unico, la cui importanza cruciale è stata riconosciuta solo molti anni dopo il suo lancio originale sul mercato.
Resident Evil 4
Nonostante fosse già una delle saghe più acclamate nell’ambito dei videogiochi, nella prima metà degli anni 2000, Resident Evil stava mostrando qualche segno di affaticamento in termini di innovazione e novità. Pur mantenendo un elevato standard qualitativo con giochi come Resident Evil Code Veronica o il remake del titolo originale per GameCube, dopo tante iterazioni forse era giunto il momento di una svolta radicale per dare nuova vita al marchio. Con questa prospettiva, Capcom e Shinji Mikami svilupparono Resident Evil 4, il quale attraversò diverse revisioni prima di raggiungere la sua versione definitiva nel 2005. L’effetto fu una vera e propria rivoluzione. Non solo Resident Evil 4 introdusse un approccio completamente innovativo ai survival horror, rinfrescando profondamente la serie, ma anche nuovi concetti videoludici come la telecamera posta sulla spalla del protagonista, divenuta un elemento fondamentale per innumerevoli titoli horror, TPS e Action/Adventure successivi. L’impatto del quarto capitolo è stato enorme e perdura ancora oggi: la nostra recensione di Resident Evil 4 Remake conferma che, anche nel 2023, questa straordinaria avventura horror rappresenta una delle certezze più grandi nel panorama videoludico.
Halo Combat Evolved
Per assicurarsi che la nuovissima Xbox facesse subito un’impressione significativa in un mercato dominato da Sony e Nintendo, Microsoft aveva bisogno di un gioco che potesse veramente fare la differenza e diventare un argomento di conversazione diffuso. Halo: Combat Evolved è stato esattamente ciò di cui il colosso di Redmond aveva bisogno. Il mastodontico titolo firmato Bungie ha ridefinito gli sparatutto in prima persona, portandoli a nuovi livelli di qualità e introducendo idee mai esplorate prima. Dopo anni di tentativi, Halo ha definitivamente smentito l’idea che gli sparatutto in prima persona fossero un genere esclusivamente pensato per PC, e la popolarità del Master Chief ha raggiunto livelli astronomici grazie al grandissimo successo del successivo Halo 2, uscito nel 2004. Pur avendo attraversato alti e bassi nel corso degli anni, Halo resta oggi sinonimo di eccellenza per Xbox.
Gears of War
L’Xbox 360 era ancora nel suo primo anno di vita, e fino a quel momento mancava ancora un titolo che potesse essere la vera perla capace di giustificare l’acquisto della console Microsoft. Questo vuoto è stato colmato con l’arrivo del rivoluzionario Gears of War, un TPS sviluppato da Epic Games che aveva generato grande attesa sia dalla critica che dal pubblico fin dalle sue prime presentazioni ufficiali. All’uscita del suo primo capitolo, la serie ha trasformato radicalmente il mercato, imponendo nuovi standard nel suo genere, oltre a vantare un comparto tecnico all’avanguardia grazie alle potenzialità dell’Unreal Engine 3. Il successivo Gears of War 2 del 2008 ha ulteriormente consolidato l’importanza del marchio nel panorama videoludico, introducendo modalità celebri come Orda, divenuta così popolare da diventare un elemento praticamente imprescindibile in numerosi giochi multiplayer successivi.