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Internet

Le app e i siti più pericolosi per i bambini, ecco perché dovrebbero evitare di utilizzarli

Published by
Alessia Manoli

I pericoli online sono dietro l’angolo, conoscere le app nemiche e come comportarsi per proteggere i figli fa la differenza

Lo smartphone è diventato uno strumento onnipresente nella vita quotidiana, specialmente tra i più giovani. Tuttavia, con l’aumentare dell’età in cui i bambini entrano in contatto con i dispositivi mobili, cresce anche il rischio connesso all’uso di applicazioni potenzialmente pericolose. È fondamentale agire preventivamente per proteggere i minori da eventuali minacce online.

La denuncia

L’ente di beneficenza britannico 5Rights, specializzato nella protezione dei diritti digitali dei bambini, ha presentato una denuncia all’Office of Information Commissioner (ICO), accusando diverse grandi aziende tecnologiche di mettere sistematicamente in pericolo i bambini online. Queste violazioni sono ora soggette al Children Code britannico, entrato in vigore recentemente.

La baronessa Beeban Kidron, presidente di 5Rights e membro della Camera dei Lord, è l’autrice della denuncia e è stata anche colei che ha proposto l’approvazione del Codice.

Secondo l’indagine condotta dall’ente benefico, diverse aziende, tra cui TikTok, Snapchat, Twitter, e Instagram, insieme a piattaforme meno conosciute come Omegle, Monkey e Kik, sono accusate di progettare app mobili che mettono in pericolo i bambini. Le decisioni progettuali e gli incentivi incoraggiano i bambini a condividere la propria posizione, esponendoli ad annunci personalizzati. Il documento afferma che su queste app sono disponibili materiali potenzialmente pericolosi, inclusi contenuti su disturbi alimentari, autolesionismo e suicidio. Inoltre, le app non controllano a fondo l’età degli utenti prima di consentire loro l’accesso a funzionalità inadatte, come le chat video con estranei. Le app di gaming sono coinvolte in una massiccia condivisione di dati con terze parti, dall’advertising a servizi di consegna di cibo e social media, mettendo a rischio la privacy dei minori.

Il Children’s Code britannico è entrato in vigore a settembre, e le violazioni comportano le stesse conseguenze del GDPR, con multe fino al 4% del fatturato globale del trasgressore. I membri del Senato e del Congresso degli Stati Uniti hanno chiesto alle grandi aziende tecnologiche americane di conformarsi volontariamente ai requisiti del documento britannico. Tuttavia, nonostante alcune modifiche apportate dai social media come YouTube, Instagram e TikTok, la denuncia di 5Rights riporta presunte violazioni su 102 piattaforme.

Immagine | unsplash @vitoldaklein – sitiwebok.it

 

Nell’ambito di una ricerca, è emerso che è possibile scaricare app classificate come 18+ da Apple Store utilizzando un account iCloud di un quindicenne, sollevando preoccupazioni sulla facilità con cui i minori possono accedere a contenuti inappropriati. Gli algoritmi di raccomandazione su alcune piattaforme contengono materiale dannoso e mettono a rischio la sicurezza dei bambini, suggerendo adulti sconosciuti come amici. Inoltre, alcune app di video chat, come Monkey, incentivano la condivisione della posizione, facilitando il contatto tra minori e adulti sconosciuti.

Pericoli da prevenire

1. Cyberbullismo
Il cyberbullismo rappresenta una delle principali minacce online per i bambini e gli adolescenti. Eyezy consente ai genitori di individuare segnali di bullismo attraverso le app di messaggistica, consentendo loro di intervenire e offrire supporto ai propri figli. La possibilità di rilevare pattern comportamentali negativi può prevenire situazioni dannose prima che diventino gravi.

2. Molestie Sessuali
Il controllo delle conversazioni su app come WhatsApp e Instagram offre ai genitori uno strumento efficace per prevenire molestie sessuali online. Essere consapevoli delle interazioni digitali dei propri figli consente di identificare comportamenti inappropriati e intraprendere azioni correttive.

3. Rendimento Scolastico
Oltre a prevenire rischi sociali, Eyezy permette ai genitori di tenere traccia delle app installate e dell’uso complessivo dello smartphone, aiutando a mitigare potenziali impatti negativi sul rendimento scolastico. La gestione consapevole del tempo trascorso online può favorire un equilibrio sano tra attività digitali e impegni accademici.

Esempi di app potenzialmente pericolose

Il vasto mercato delle app per smartphone rende cruciale essere informati su quelle che potrebbero costituire un rischio per i bambini. Alcuni esempi di app da monitorare includono:

1. TikTok
Con oltre 1,65 miliardi di download, TikTok è popolare tra bambini e adolescenti. Permette agli utenti di creare, condividere e visualizzare brevi video musicali con effetti speciali. Gli account degli utenti di età 13-15 sono privati di default, consentendo solo agli amici di commentare. L’app non verifica l’età, il che può portare a contatti indesiderati. Alcuni genitori sono preoccupati per linguaggio non appropriato. Classificazione per età: 13+

2. Omegle
Omegle è un sito di chat anonima che mette gli utenti in contatto con sconosciuti tramite chat di testo o video. Omegle avverte dei potenziali pericoli, ma manca di controlli genitori. I minori possono essere esposti a contenuti inappropriati e adescamento online. Classificazione per età: 13+

3. Houseparty
Houseparty è un’app di chat video di gruppo. Non verifica l’età, consentendo a chiunque di partecipare alle videochat. Gli utenti possono inviare link e acquisire screenshot. Classificazione per età: 13+

4. Tellonym
Tellonym è un’app di messaggistica anonima. Il contenuto è anonimo, con segnalazioni di cyberbullismo. Non verifica l’età, ma offre strumenti di segnalazione e blocco. Classificazione per età: 17+

5. Snapchat
Consente agli utenti di inviare foto e video che scompaiono dopo la visualizzazione. Richiede età di almeno 13 anni ma non verifica. Le immagini possono essere salvate senza il consenso del mittente. Classificazione per età: 13+

6. YOLO
YOLO è un’app per domande anonime all’interno di Snapchat. Anonimato può portare a cyberbullismo. Contiene strumenti di segnalazione ma è vago sulla condivisione dati. Classificazione per età: 13+

7. Kik
App di messaggistica con anonimato, che è stata criticata per la facilità di contattare sconosciuti. Critiche per anonimato e mancanza di controlli genitori. Associato a casi di abuso su minori. Classificazione per età: 13+

8. Discord
App di chat vocale popolare tra i gamer. Contiene funzioni di sicurezza, ma richiede vigilanza genitoriale per garantire un ambiente sicuro. Classificazione per età: 13+

9. Twitch
Sito di streaming in diretta popolare tra i gamer. Possibilità di contenuti non filtrati durante lo streaming. La chat può diventare caotica. Classificazione per età: 13+

10. Tumblr
Sito di microblogging condiviso tra i giovani. Proibito contenuto pornografico nel 2018, ma possono ancora verificarsi contenuti inappropriati. Classificazione per età: 16+

11. Instagram
App di condivisione di foto di proprietà di Facebook. Include filtri e controlli, ma esiste la possibilità di commenti maleducati e sconosciuti. Classificazione per età: 13+

12. WhatsApp
App di messaggistica popolare con funzioni di chiamata e videochat. Potenziale esposizione a contenuti inappropriati se aggiunti a gruppi da sconosciuti. Classificazione per età: 16+

13. YouTube Kids
Versione controllata di YouTube per i bambini. Filtraggio del contenuto, ma possibilità che contenuti non adatti sfuggano. Gli utenti possono bloccare o segnalare video inappropriati. Classificazione per età: 4+

14. Calculator%
Un’app che nasconde un raccoglitore segreto per contenuti sensibili, spesso utilizzata per nascondere file non adatti all’età dei minori.

15. Holla
Piattaforma per video chat casuale che, nonostante l’origine ludica, può attrarre utenti con intenzioni discutibili, mettendo a rischio i più giovani.

16. This Crush 
Questa appapp consente l’invio di messaggi in forma anonima, il che può portare a situazioni di cyberbullismo. L’anonimato offre un rifugio a coloro che intendono danneggiare gli altri senza essere identificati. I genitori dovrebbero sensibilizzare i loro figli sui rischi associati a comunicazioni anonime e promuovere un ambiente online rispettoso e sicuro.

17. Tinder
Essendo un’app di incontri, Tinder può facilitare incontri tra adulti e minori a causa della geolocalizzazione. È importante che i genitori siano consapevoli di chi usa l’app e di come viene utilizzata. I genitori dovrebbero discutere con i loro figli dei pericoli associati agli incontri online e monitorare attentamente l’uso di queste app.

18. Blendr
Essendo un’app di incontri online, Blendr presenta il rischio di mettere in contatto minori con adulti. La natura degli incontri online può comportare situazioni pericolose per i giovani. I genitori dovrebbero discutere apertamente con i loro figli sui pericoli degli incontri online e incoraggiarli a comunicare eventuali incontri sospetti.

È importante sottolineare che non sono le app stesse a generare pericoli, ma l’utilizzo improprio da parte degli utenti. La consapevolezza e l’adozione di strumenti di monitoraggio possono contribuire a mitigare tali rischi, fornendo ai genitori la tranquillità necessaria nella gestione dell’uso degli smartphone da parte dei propri figli.

Correre ai ripari: strumenti e consigli

Sebbene l’età legale per aprire un account su molte app social sia di 13 anni, spesso i più giovani aggirano questo limite durante la registrazione. Per evitare che i minori incappino in situazioni rischiose, è essenziale che i genitori adottino misure preventive. Un modo efficace è l’utilizzo di applicazioni di monitoraggio come Eyezy.

Immagine | unsplash @yurafresh – sitiwebok.it

Eyezy si presenta come uno strumento fondamentale per i genitori desiderosi di monitorare l’attività online dei propri figli. La sua capacità di tenere sotto controllo diverse app, tra cui Kik, Snapchat e WhatsApp, fornisce un quadro completo dell’interazione digitale dei minori. Questo monitoraggio non solo aiuta a proteggere i giovani da cyberbullismo e molestie sessuali, ma consente anche di intervenire tempestivamente per preservare il loro rendimento scolastico.

Educare e proteggere

La tecnologia offre opportunità straordinarie, ma la sua gestione richiede una guida attenta. Educare i minori sull’uso responsabile della tecnologia e fornire strumenti di monitoraggio sono passi cruciali per garantire che la loro esperienza digitale sia positiva e priva di rischi. La gamma di app e siti web utilizzati da ragazzi e bambini è in continua evoluzione, e sebbene molti di essi offrano esperienze piacevoli e innocue, alcuni possono presentare rischi per i più giovani. È essenziale essere consapevoli di tali rischi per garantire che i propri figli utilizzino app adeguate alla loro età e situazione.

Suggerimenti su come parlare di sicurezza su Internet

Chiedi a tuo figlio quali app e siti Web usa: Comprendi le piattaforme che utilizzano.
Condividi le tue preoccupazioni: Spiega i motivi delle tue preoccupazioni su determinate app.
Sii onesto e diretto: Parla delle conseguenze dell’uso inappropriato della tecnologia.
Ricorda a tuo figlio che può parlarti di tutto: Crea un ambiente aperto alla comunicazione.
Stabilisci limiti realistici: Imposta regole chiare sull’uso di Internet e dei dispositivi.
Imposta i controlli genitori: Utilizza filtri e impostazioni di sicurezza sui dispositivi.
Installazione di software antivirus: Proteggi i dispositivi con software antivirus aggiornato.
Verifica le impostazioni di privacy: Configura le impostazioni di privacy su tutte le app utilizzate.
Usa una soluzione di sicurezza affidabile: Considera l’utilizzo di software come Kaspersky Safe Kids per la protezione

Il Garante per la Privacy fornisce utili consigli per la sicurezza online. È consigliabile regolare le impostazioni privacy, leggere attentamente le informative sulla gestione dei dati personali e, se necessario, bloccare l’uso di determinate piattaforme. Per i minori di 14 anni, il consenso dei genitori è obbligatorio. Per una navigazione sicura, è possibile impostare blocchi e filtri sui browser per evitare l’accesso a contenuti dannosi. Conoscere il mondo online dei giovani e rimanere informati sui trend e sulle nuove app è essenziale per genitori e tutori. Solo così possiamo garantire una navigazione sicura e consapevole per i nostri figli in un mondo digitale in continua evoluzione.

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Alessia Manoli

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