I ragazzi hanno imparato presto le regole ma ora c’è un problema uguale con gli anziani, altre leggi in arrivo anche per i nonnini?
Le leggi che hanno forse permesso ai ragazzi di trovare un giusto compromesso nell’utilizzo dello smartphone a quanto pare non hanno protetto le generazioni più anziane che si trovano totalmente prese da questi aggeggi tecnologici che suonano.
Il motivo ovviamente non sono i giochini online ma una situazione che accomuna la terza età un po’ ovunque nel mondo. Una circostanza che, quindi, se da una parte forse può essere affrontata con altre leggi che limitino anche il tempo che gli adulti e gli anziani possono passare online, dall’altra va affrontata anche dal punto di vista umano.
Perché le ore passate sul cellulare sono solo il segnale di altri problemi a prescindere dalla data di nascita e come tali vanno visti e risolti.
Avere un rapporto sano con la tecnologia non è più qualcosa di remoto ma una necessità per tutte le generazioni. Se è vero che tanti comportamenti brutti da parte di rappresentanti di tutte le fasce d’età c’erano anche prima dell’arrivo dei cellulari con la fotocamera e dell’esplosione dei social, è anche vero che proprio il fatto di postare qualunque cosa online dà a qualcuno stimoli non proprio positivi. Per non parlare di chi quei contenuti costruiti malamente li consuma.
E a quanto pare non si tratta solo dei giovani e dei giovanissimi. In Cina, dove esistono regole estremamente ferree per quello che riguarda il tempo che le giovani generazioni possono passare online e un controllo stringente su che cosa possono fare e guardare e anche sugli orari in cui possono collegarsi per esempio per giocare, c’è adesso un problema che non riguarda i ragazzi e le ragazze ma chi ha da tempo superato la pubertà. Sono infatti sempre di più gli anziani che nel Paese scoprono ciò che c’è su TikTok, che nel paese che ce lo ha regalato si chiama Douyin, si lasciano ammaliare dai contenuti che scorrono uno dopo l’altro e trovano anche quei rapporti che nella vita reale sembrano persi o quantomeno rarefatti.
Ma c’è anche una stringente necessità. In Cina infatti il denaro contante è raro come gli unicorni e quindi anche i più anziani si sono dovuti convertire e possedere uno smartphone con cui fare gli acquisti o addirittura fare l’elemosina a chi si trova per strada. Nel Paese sta sorgendo anche una nuova schiera di influencer over 60 che generano così attraverso TikTok nuove memorie collettive e personali per non sparire e finire dimenticati prima ancora di essere morti. Come per tante altre situazioni, si potrebbe pensare che la colpa di tutto ciò sia lo smartphone, come i videogiochi che genererebbero violenza, ma il problema non è l’oggetto, il problema è quello che manca alle persone che si mettono in relazione con l’oggetto.
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