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Telefonia

Partiti i rimborsi per chi ha acquistato un iPhone: la cifra e come sapere se spetta anche a te

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Pasquale Conte

Sono ufficialmente partiti i rimborsi per chi ha acquistato un iPhone. Ecco come sapere se spetta anche a voi e la cifra.

Negli anni scorsi, ci sono stati alcuni lotti di iPhone che hanno avuto problemi importanti e che hanno da subito scatenato il malcontento dei consumatori. In particolare, ci sono dispositivi che sin dal momento del lancio sul mercato se la sono dovuta vedere con lamentele continue. Dovute apparentemente ad un errore di produzione, che ha obbligato Apple alle scuse.

E non solo, perché come spiegato in queste ore, sembra che siano partiti ufficialmente i rimborsi per tutti gli utenti colpiti da questo problema. A lanciare la notizia ci ha pensato Macrumors, con la notizia poi ripresa da altre fonti. Ecco a quanto ammonta la cifra prevista per gli utenti e come capire se anche il vostro device è interessato alla restituzione del denaro speso.

Rimborsi di iPhone: come sapere se spetta anche a voi

Come da promesse, Apple ha ufficialmente avviato la campagna di rimborsi per tutti coloro che negli anni scorsi hanno acquistato un iPhone difettoso. In particolare, si fa riferimento al cosiddetto battery gate. Un fenomeno emerso nel 2020 con numerose polemiche riguardanti una strategia dell’OEM di Cupertino, che avrebbe rallentato le prestazioni dei melafonini più datati per spingere i possessori a comprarne uno nuovo.

Rimborsi i-Phone: a chi spettano-sitiwebok.it

Ora tutti coloro che hanno presentato una richiesta di risarcimento stanno ricevendo i pagamenti pari a 92,17 dollari. È stato il sito web ufficiale dell’azienda californiana a confermare il tutto, con l’ultimo ricorso che è stato respinto lo scorso dicembre. La cifra totale stanziata è di circa 500 milioni di dollari, a seconda di quante richieste dovranno essere soddisfatte.

Ma a chi spetta? Come si legge nel documento dedicato, si tratta di una cifra riservata a coloro che già hanno presentato un reclamo entro il 6 ottobre 2020. Inoltre, i proprietari dei melafonini colpiti devono essere residenti negli Stati Uniti. I dispostivi interessati sono gli iPhone 6, 6 Plus, 6s, 6s Plus ed SE, iPhone 7 e 7 Plus con iOS 10.2.1 o versioni successive.

In realtà, questo tipo di gestione di prestazioni è ancora in vigore oggi con iOS 17. La differenza rispetto al battery gate è che ad oggi è tutto trasparente e dichiarato. Con gli utenti che hanno modo di disattivare il raggiro delle prestazioni e godere così di un iPhone che possa durare nel tempo. La stessa Apple ancora oggi dichiara di non essere nel torto, ma ha deciso di risolvere la causa per evitare un lungo e costoso caso giudiziario.

Pasquale Conte

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