È stata fatta una scoperta pazzesca. Se provate a digitare questa sequenza di numeri su Google, troverete alcuni risultati incredibili.
Il motore di ricerca per eccellenza è Google. Nel corso degli anni, il colosso di Mountain View ha potuto continuare a basare tutto il proprio business sulla pagina iniziale del sito. Dove poter tranquillamente digitale parole chiave tramite l’apposita barra e trovare milioni di risultati in qualche istante di secondo. Sono poi stati aggiunti tanti altri strumenti utili, come le immagini, la ricerca inversa e via dicendo.
Nonostante stiamo parlando di un servizio sulla cresta dell’onda da più di un decennio, dovete sapere che di volta in volta vengono rinvenuti alcuni segreti che riescono a lasciare tutti senza parole. Proprio in questo senso, di recente alcuni utenti hanno segnalato una sorta di ‘bug del sistema’ piuttosto curioso. Se provate a digitare questa sequenza di numeri, troverete dei risultati che sono semplicemente senza senso. Ma c’è una spiegazione anche a questo.
Sequenza di numeri su Google: digitatela e rimarrete stupiti dai risultati
Anche a distanza di anni, Google può ancora stupirvi. Vi sembrerà incredibile, ma digitando una sequenza di numeri precisi nella barra del motore di ricerca vi ritroverete davanti dei risultati che non hanno alcun senso.
Provate subito ad aprire Google e scrivere 241543903. Come per magia, vi spunteranno una lunga serie di fotografie che raffigurano persone con la testa nel frigorifero. Incredibile vero? In realtà c’è una spiegazione a questa sorta di falla del sistema di Mountain View. Sono state persone vere e proprie ad inserire immagini di questo tipo con il codice numerico, seguendo le istruzioni fornite dall’artista statunitense David Horvitz nel 2009 sul suo blog.
La sua idea era semplicemente quella di unire il numero seriale dei freezer di Horvitz e quello delle confezioni di tagliatelle Edamame e Udonde che si trovavano all’interno del suo frigo. Per far nascere un progetto artistico senza precedenti, e che ancora oggi riesce a far parlare di sé. Considerando i tantissimi utenti che hanno deciso di aderire a questa strampalata iniziativa, è stata poi Google tramite i suoi algoritmi ad indicizzare tutti i contenuti sotto questo codice numerico.
Un progetto che poi è stato anche presentato ad una mostra di fotografia al Festival internazionale di Roma. Provate anche voi ad accedere a questa sezione di Big G, resterete stupiti dal numero di immagini che sono state caricate da utenti di ogni mondo per seguire l’idea dell’artista Horvitz.