Nel genere western Red Dead Redemption spicca ma non è un gioco imparagonabile: questo titolo sicuramente spiazza.
Nelle ultime settimane Rockstar è tornata a far parlare di sé grazie all’annuncio di GTA 6 ma tra i lavori della società spicca anche la serie di Red Dead Redemption che ha convinto tutti, soprattutto con il suo secondo capitolo.
I fan di Red Dead Redemption 2 sono tantissimi e tutti convinti che non ci sia un’opera paragonabile a quella di Rockstar ma non è propriamente così. Per trovare un titolo che si avvicina molto a RDR 2 bisogna andare nel periodo compreso tra il 2006 e il 2013. In quell’esatto momento il mercato videoludico accolse una delle serie videoludiche western più sottovalutate in assoluto: entriamo nei dettagli per rendere merito ad un titolo capace di reggere il confronto con Red Dead Redemption 2.
Il titolo western che regge il confronto con Red Dead Redemption 2: tutto sulla serie dimenticata
Gli anni Duemila hanno prodotto dei videogiochi contraddistinti da una qualità eccezionale nonostante essi oggi siano dimenticati. Per giungere ad un gioco confrontabile con Red Dead Redemption 2 bisogna andare al prodotto sviluppato da Techland, azienda nota per Dying Light, nel 2006 per Pc e nel 2007 per Xbox 360: stiamo parlando di Call of Juarez.
Ai tempi il genere western annoverava titoli come Gun e Red Dead Revolver ma Call of Juarez diede una marcia in più. Il gioco si rivelò una validissima alternativa grazie alla visuale in prima persona e ad una storia ricca di colpi di scena. La storia era incentrata sul cowboy Billy Candle ed al pistolero Ray McCall, divenuto prete.
All’uscita l’accoglienza non fu esattamente calorosa ma Call of Juarez riuscì ad ottenere un grande successo segnando poi la nascita di un vero e proprio genere. Con il secondo episodio Call of Juarez: Bound in Blood, pubblicato da Ubisoft nel 2009, si segnalò un deciso passo in avanti. Gli sviluppatori migliorarono il gameplay e la resa tecnica andando a raccontare una storia avvenuta 17 anni prima.
L’accoglienza per Bound in Blood fu ancora più profonda ma qualcosa cambiò con il terzo gioco, Call of Juarez: The Cartel che arrivò su PS3, Xbox 360 e Pc nel 2011. Questo capitolo sembrò un gioco diversissimo rispetto ai primi due e le novità implementate non piacquero affatto. The Cartel fu un vero flop che incise pesantemente sulla popolarità del brand, un calo proseguito anche dopo l’uscita di Call of Juarez: Gunslinger nel 2013.
Call of Juarez: Gunslinger si presentò molto più curato rispetto al terzo ma non convinse il pubblico. Dopo questo capitolo, Techland non ha proseguito il progetto Call of Juarez e sembra non abbia alcuna intenzione di farlo. In futuro magari qualcosa potrà cambiare dato il fascino straordinario del far west.