I possessori di questo modello di televisore potrebbero essere idonei a ricevere un rimborso sostanzioso, la decisione di un giudice in merito.
Quando si decide di acquistare un elettrodomestico, grande o piccolo che sia, prima di toccarlo con mano, tutto quello che si può fare è affidarsi alle indicazioni. Queste arrivano dal produttore e dalle competenze degli addetti dei negozi di informatica o di elettronica in cui si va a fare shopping.
Può succedere che le informazioni disponibili sulla confezione, nella scheda tecnica o che vengono ripetute nei reparti, a volte non siano la verità. Lo hanno scoperto sulla loro pelle diversi possessori di un televisore che veniva pubblicizzato come tecnologicamente molto avanzato, quando invece non lo era.
Questa situazione, con la società produttrice che ha a quanto pare mentito, si è trasformata in una condanna al risarcimento a favore dei clienti che avevano creduto ai claim pubblicitari.
Sono finiti da un po’ i tempi in cui, quando si acquistava qualcosa ci si doveva poi arrendere all’idea che non ci fosse modo di far valere i propri diritti con il produttore, soprattutto se aveva in qualche caso mentito o gonfiato le specifiche tecniche per aumentare le vendite. Diventano sempre più frequenti, infatt,i le class action che rimettono i diritti in mano agli utenti e ai clienti. L’ultimo esempio, in ordine di tempo, è il giudice che in California si è espresso contro Vizio TV a causa di alcuni claim pubblicitari. Molti dei modelli, infatti, venduti dopo il 2014, erano in grado di avere un refresh rate fino a 240 hz, quando in realtà non era vero.
La società è stata quindi condannata a un risarcimento totale di 3 milioni di dollari e a smettere di utilizzare queste false informazioni. Per le TV Vizio, in particolare, la questione a quanto pare si era sollevata. Nel materiale di marketing si imponev l’effetto motion blur. Ma di cosa si tratta? È il cosiddetto “effetto soap opera”, come se fosse elemento del refresh rate effettivo dei televisori, che invece nella maggior parte dei casi non superano i 60 Hz classici. Se hai quindi acquistato un televisore di marca Vizio dagli Stati Uniti dopo il 30 aprile 2014 e per tutti gli anni fino ad oggi, hai diritto a chiedere un rimborso.
Ovviamente, per ottenere il rimborso dovrai dimostrare di possedere l’oggetto, mostrando la ricevuta d’acquisto e il numero seriale identificativo dell’apparecchio. Per ognuno di questi, viene calcolato un rimborso di circa 50 euro ma, calcolando il prezzo medio delle TV marca Vizio, è comunque un buon accordo. Tuttavia, ci sono voluti 10 anni perché la società venisse inchiodata alle proprie responsabilità, e soprattutto al modo poco chiaro con cui si è rivolta per anni agli utenti convincendoli di qualcosa che non era reale.
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