Dopo l’uscita di Starfield Todd Howard rompe finalmente il silenzio su The Elder Scrolls: ecco quando esce il sesto capitolo.
Il 2023 è stato un anno importante per Bethesda, poiché finalmente la casa di sviluppo americana ha pubblicato il progetto che sognava di pubblicare da più di 20 anni. La genesi di Starfield, infatti, è partita da lontano e sebbene la visione creativa del team non si sia potuta avverare al 100%, il titolo è di ottima fattura ed è stato accolto nel migliore dei modi.
Probabilmente l’epopea spaziale di Bethesda ha convinto maggiormente i fan di Fallout e i neofiti che i fan di The Elder Scrolls. Il gdr appena arrivato sul mercato manca infatti della libertà assoluta di esplorazione esperita in Skyrim e per certi versi anche dell’epicità che il quinto capitolo della saga fantasy era in grado di far vivere.
Per questa ragione, già all’indomani dell’uscita di Starfield, i fan della saga principale di Bethesda hanno cominciato a tartassare lo sviluppatore di domande sul sesto capitolo. Il timore di molti, infatti, è che non vedrà la luce ancora per molti anni, superando per distanza tra un capitolo e l’altro anche un ritardatario come GTA.
The Elder Scrolls V è uscito infatti nel 2011, due anni prima del titolo Rockstar, e dalle ultime indiscrezioni appare probabile che GTA VI possa uscire entro la fine del prossimo anno. Del nuovo gioco di Bethesda invece non si sa nulla ed è improbabile che esca prima del 2025.
Todd Howard è stato recentemente intervistato da Wired e per l’occasione ha ripercorso tutta la sua carriera. Dopo aver parlato degli inizi con Terminator: Futurshock, Howard ha ricordato i suoi inizi in Bethesda e come il successo della saga The Elder Scrolls abbia cambiato la sua carriera e il destino della software house americana.
Howard è entrato nello sviluppo del secondo capitolo – Daggerfall – ma il successo planetario è giunto con il terzo, ovvero Morrowind. Questo perché per la prima volta nella storia un capitolo di The Elder Scrolls valicava i confini del mercato PC per arrivare a quello console e più precisamente in quello Xbox.
Il successo fu replicato con Oblivion, anche questo uscito per PC e Xbox, e certificato da Skyrim, uscito per la prima volta su tutte le piattaforme esistenti sul mercato. Con le sue parole Howard ha insomma sottolineato l’importanza del legame tra Bethesda e Microsoft nella loro crescita professionale e commerciale, ma anche la centralità di The Elder Scrolls nel loro successo.
Nella parte conclusiva il boss di Bethesda fa una promessa: “La prossima volta che ci vedremo sarà per The Elder Scrolls VI“. Una frase che ha acceso le speranze dei fan, che il gioco sia in uno stato di sviluppo più avanzato di quanto si creda? L’ipotesi non è così fantasiosa, visto che anche un ex sviluppatore di Bethesda si è detto sicuro che Howard mostrerà il prossimo gioco solo sei mesi prima della sua pubblicazione.
I tempi tecnici inoltre ci sarebbero, visto che è stato annunciato nel 2018 e sei anni di sviluppo potrebbero essere sufficienti per portare a compimento la visione creativa del team, in particolar modo per un gioco che tra i cinque capitoli che lo hanno preceduto e l’online ha solide basi da cui partire per la creazione di un mondo e di una storia.
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