Tenere al sicuro il proprio account Gmail non è difficile, ma serve tenere sempre alta l’attenzione e prendersi cura delle proprie password.
Sappiamo tutti molto bene che la sicurezza delle informazioni personali è diventata una priorità assoluta. Gli attacchi informatici sono ormai all’ordine del giorno e i nostri dati sono esposti in ogni momento a una grande quantità di minacce diverse. La posta elettronica, in particolare, è diventata uno dei bersagli preferiti dei criminali informatici poiché spesso contiene dati sensibili come informazioni personali e dettagli finanziari.
Negli ultimi mesi gli utenti di tutto il mondo (ma soprattutto quelli italiani, secondo alcuni recenti rapporti) hanno visto crescere gli attacchi di phishing e malware. L’esigenza di proteggersi si fa ancora più pressante se l’utente ha come principale servizio di posta elettronica Gmail, che con la sua vasta base di utenti e il volume enorme di comunicazioni giornaliere è uno degli obiettivi principali degli hacker.
Si stima che ogni giorno 1.8 miliardi di utenti attivi utilizzino Gmail, con un traffico giornaliero di circa 333 miliardi di email inviate e ricevute. Questi numeri evidenziano chiaramente la quantità di dati sensibili che passano attraverso i suoi server ogni giorno e, di conseguenza, il motivo per cui gli hacker desiderano così tanto violare la sua sicurezza.
Il primo passo fondamentale per proteggere il proprio account email è, come ampiamente noto, l’utilizzo di una password forte. Con il termine “forte” si intende che la password dovrebbe essere lunga almeno 20 caratteri e comprendere una combinazione di caratteri casuali, composta da parole non correlate e non reali. È essenziale evitare dati personali che gli hacker possono scoprire facilmente (nomi di qualsiasi tipo, indirizzi, passioni) e non riutilizzare la stessa password per account diversi.
Una password forte, nella maggior parte dei casi, è utile ma non risolutiva del problema. È importante aggiungere un ulteriore livello di sicurezza attraverso l’autenticazione a due fattori (2FA). Questo metodo, che ogni client gestisce a modo suo, richiede generalmente l’inserimento di un secondo codice, oltre alla password, per accedere all’account. Questo codice può essere generato da un’app di autenticazione, inviato tramite messaggio di testo o chiamata, o fornito da una chiave di sicurezza hardware come nel caso di Google Titan.
Infine, è bene ricordare che una protezione completa è possibile solo monitorando costantemente la situazione. Gmail permette ai suoi utenti di svolgere un controllo sicurezza dell’account in qualsiasi momento. È un processo che guida l’utente attraverso diversi passaggi in cui avrà modo di capire le impostazioni di sicurezza presenti e di modificarle. Insomma, un vero e proprio “check-up” che andrebbe svolto ogni settimana.
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