I servizi VPN hanno molti usi pratici. Ci sono, però, alcune situazioni in cui le VPN non sono la soluzione giusta, scopriamole insieme
Una connessione VPN (Virtual Private Network) protegge i dati che vengono scambiati sulla rete Internet, sia quelli inviati che quelli ricevuti.
Il server VPN stabilisce un tunnel crittografato con ciascun client collegato: all’interno di esso vengono fatti transitare i pacchetti dati in entrambe le direzioni. Ma capiamo quando e perché usare una VPN a casa potrebbe essere conveniente!
Per anni le reti VPN sono state considerate strumenti prevalentemente destinati a professionisti e imprese. Oggi le VPN vengono invece sempre più frequentemente utilizzate anche da parte di utenti privati, perché?
Ci sono i servizi VPN offerti da provider specializzati e i server VPN attivabili all’interno della propria rete. I servizi VPN offerti da aziende come Surfshark, NordVPN, ExpressVPN, CyberGhost VPN e tante altre sono strutturati in maniera tale da consentire agli utenti di stabilire una connessione remota, ovunque essi si trovino, e scegliere il server di uscita preferito.
Scegliendo un server di uscita italiano o straniero, i pacchetti dati seguono di solito un percorso completamente diverso rispetto a quello “battuto” usando la connessione Internet offerta dall’operatore di telecomunicazioni prescelto.
Provate ad avviare il software traceroute sul sistema operativo che utilizzate e verificate la rotta (percorso di routing) che i pacchetti dati seguono con e senza VPN abilitata per raggiungere uno stesso sito Web: vi accorgerete che quando la VPN è attiva il percorso sarà molto diverso.
Praticamente tutti i servizi VPN consentono di scegliere la posizione geografica del server di uscita: questo significa che è possibile stabilire una connessione VPN simulando di essere connessi da un altro Paese, diverso dall’Italia.
Il servizio VPN crea un circuito virtuale tra client e server che permette all’utente connesso di ottenere un indirizzo IP pubblico completamente diverso da quello assegnato dall’operatore di telecomunicazioni locale. Il vantaggio è che è possibile uscire su Internet usando un IP pubblico di un altro Paese: agli occhi dei siti Web e di qualunque server remoto si risulterà connessi da un’altra nazione.
Provate ad effettuare una verifica geografica dell’indirizzo IP pubblico: utilizzando la connessione offerta dai vari provider italiani, si risulterà collegati a Internet dal nostro Paese. Usando un servizio VPN si può modificare IP pubblico ed eventualmente anche la locazione geografica mantenendo segreto l’IP reale.
Un servizio VPN offerto da terze parti necessita dell’utilizzo di un client, di solito disponibile per tutte le principali piattaforme (Windows, macOS, Linux, Android, iOS), oppure configurabile sui router che supportano la funzione di client VPN.
Dopo aver attivato un servizio VPN si può:
Per impostazione predefinita un servizio VPN fa transitare tutti i pacchetti dati attraverso il tunnel crittografato. Una VPN agisce con un approccio system-wide: ciò significa che tutti i dati inviati e ricevuti, compresi quelli gestiti da qualunque applicazione e dallo stesso sistema operativo, transitano attraverso il tunnel cifrato.
Alcuni servizi VPN integrano la funzione split tunneling che consente di scegliere quali applicazioni devono o, viceversa, non devono usare il tunnel cifrato.
I servizi VPN di terze parti consentono inoltre di sottrarre il traffico dati all’analisi effettuata dal provider Internet. Anche senza utilizzare il protocollo DoH (DNS-over-HTTPS), che effettua la cifratura delle richieste di risoluzione dei nomi a dominio, con una VPN tutto il traffico dati viene automaticamente protetto.
Come alternativa è possibile installare, configurare e attivare un server VPN locale: molti router, disponibili anche a costi contenuti, supportano la creazione di un server VPN.
Il server VPN può essere impostato anche su un NAS, su un dispositivo dedicato o su qualunque altro sistema collegato alla propria rete locale.
Il vantaggio di avere attivo un server VPN sul router o su un NAS esclude la necessità di dover mantenere sempre accesi sistemi come PC o workstation.
Gestire un server VPN a casa offre diversi vantaggi. È infatti possibile:
I servizi VPN gestiti da terzi e server configurati in locale all’interno della propria LAN trovano quindi applicazioni differenti, spesso utili in contesti molto diversi.
In un altro articolo abbiamo visto anche come controllare la velocità della VPN: le prestazioni dipendono infatti da diversi fattori oltre che dal protocollo VPN utilizzato.
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