Le novità di WhatsApp non finiscono mai. L’ultima, in ordine di tempo, riguarda i vocali. Odiati o amati, non è dato sapere, ma di certo iper abusati.
Le funzioni di WhatsApp hanno subìto una crescita costante negli anni, da quando l’applicazione di messaggistica istantanea è nata ed è diventata, in pochissimo tempo, il metodo universale per comunicare via messaggio. Ma se inizialmente scriversi e scambiarsi emoticon era la sola funzionalità di questa applicazione, adesso è diventata così evoluta da necessitare quasi un libretto di istruzioni.
Dopo l’acquisto da parte di Mark Zuckerberg, che ha portato WhatsApp nella grande famiglia di Facebook (oggi Meta), le innovazioni si sono sprecate: emoji, GIJ, avatar, senza contare il dittafono integrato che permette di scrivere un messaggio dettandolo a voce, fino ai tanto (ab)usati messaggi vocali che hanno diviso in due il popolo di WhatsApp.
Intorno a questo tipo di messaggio (che è stato arricchito dal video messaggio, altra novità recente di WhatsApp) se ne sono dette e fatte di ogni. C’è chi li trova comodi e semplici da usare, e soprattutto più immediati, dal momento che lasciano libere le mani e permettono di spiegare più velocemente quello che si vuole dire. Ma c’è anche chi non li sopporta, perché effettivamente c’è chi si sente “una voce d’oro” ed esagera nella lunghezza. Ma ora forse, una soluzione è arrivata.
Un vocale di 5 minuti solo se sei Luca Ward
Ecco, succede che chi usa molto i vocali, a volte non si renda conto che esagera nella lunghezza dei messaggi che invia ai suoi interlocutori. Tra i meme che girano più frequentemente sul web, a mo’ di sfotto’ nei confronti di questo tipo di comunicazione, quello che dice “un vocale di 5 minuti solo se sei Luca Ward”, il doppiatore de Il Gladiatore (tra gli altri) e sicuramente una delle voci più belle del panorama italiano.
Questo perché come detto, a non tutti piace stare oltre 30 secondi ad ascoltare la voce di chi ama vocalizzare e mandare vocali a tutto andare, che spesso e volentieri ricorrono dal momento che basta un piccolo tocco sullo schermo per farli partire di nuovo. E decisamente già non si ha voglia di stare ad ascoltarti una volta, figuriamoci più di una.
Ma in questo è arrivato in aiuto Zuckerberg, che col suo team ha introdotto la possibilità di inviare dei messaggi vocali “effimeri”, ossia che si autocancellano dopo un solo ascolto. Un po’ come i media che si possono cancellare in automatico dopo un solo ascolto. Tutto sta utilizzare il buon senso e usare questa funzione ogni qualvolta si decide di usare questa modalità di comunicazione.