La partnership è durata solamente due anni, ma da oggi l’Amazon Appstore e le relative app non saranno più visibili nel Microsoft Store. Una decisione che il colosso tech ha giustificato così: “Nell’ambito del nostro impegno a soddisfare le esigenze in continua evoluzione dei clienti, aggiorniamo periodicamente le nostre offerte di prodotti”.
Microsoft ha annunciato ufficialmente l’abbandono del supporto alle app Android su Windows 11, appena due anni dopo il loro lancio. L’annuncio è stato fatto ieri sera e nelle ultime ore Amazon, partner chiave di Microsoft nell’iniziativa con il suo Appstore, ha iniziato a notificare gli utenti via mail. La fase di disattivazione durerà un anno e lo spegnimento definitivo avverrà il 6 marzo 2025. Già da oggi, l’Amazon Appstore e le relative app non saranno più visibili nei risultati di ricerca del Microsoft Store.
La spiegazione inoltrata via mail
La mail inoltrata agli utenti, che riportiamo integralmente, è la seguente: “Gentile Cliente, ti scriviamo per informarti sulle modifiche alla disponibilità di Amazon Appstore su Windows 11. A partire dal 6 marzo 2024, Amazon Appstore non sarà più disponibile per il download da Microsoft Store sui dispositivi Windows 11. Dopo il 5 marzo 2025, Amazon Appstore su Windows 11 e tutte le applicazioni scaricate da esso non saranno supportate. Nonostante questa modifica, ti assicuriamo che Amazon Appstore continuerà a essere disponibile e supportato su Fire TV, tablet Fire e dispositivi Android. Grazie per la comprensione e il supporto continuo, al fine di migliorare e far evolvere l’esperienza di Amazon Appstore su questi dispositivi. Per qualsiasi dubbio o domanda, contatta il Servizio clienti Amazon”.
Parlando al sito Engadget, specializzato in materia, Microsoft ha descritto la decisione come un adattamento “all’evoluzione” delle esigenze degli utenti, suggerendo implicitamente che il tasso di adozione era al di sotto delle aspettative. Per questo quindi si è giunti a questa conclusione.
Il sito statunitense di tecnologia riporta quindi una nota del colosso, che giustifica quanto deciso: “Nell’ambito del nostro impegno a soddisfare le esigenze in continua evoluzione dei clienti, aggiorniamo periodicamente le nostre offerte di prodotti. Ciò comporta l’introduzione di nuove innovazioni tecniche e il ritiro dei prodotti. Microsoft continua a impegnarsi per una piattaforma e un ecosistema aperti e non vede l’ora di portare ulteriori esperienze e app di qualità su Windows.”
Perché la partnership non ha funzionato
È difficile comprendere esattamente perché l’iniziativa non abbia avuto successo senza dati ufficiali, ma alcune teorie possono essere comunque avanzate. Innanzitutto, Android è un sistema operativo concepito principalmente per l’uso touchscreen, mentre Windows no, e far sì che i due sistemi dialoghino non è semplice. Anche se l’implementazione del touchscreen su Windows fosse perfetta, resta comunque una caratteristica opzionale e molti dispositivi basati su questo sistema operativo non lo includono. Utilizzare app pensate per il touchscreen con tastiera e mouse non offre la stessa esperienza ottimale (e viceversa). Inoltre, l’Amazon Appstore offre un’esperienza significativamente diversa rispetto al Google Play Store a cui gli utenti Android sono abituati, soprattutto per quanto riguarda la disponibilità di app. Anche la modalità di accesso tramite “store nello store” risulta poco intuitiva per gli utenti.